bestemmia calcio

Preservativi, bottiglie rotte, sporcizia e bestemmie: il parroco chiude il campetto della parrocchia

Da ora in avanti lo potranno usare solo i ragazzi o le ragazze che lasceranno una cauzione e che, quindi, ci metteranno la faccia.

Sesso, alcool, droga e … niente Rock and roll ma bestemmie, parecchie bestemmie. E allora ecco che il parroco del paese decide di chiudere il campetto da calcio della parrocchia per mettere un freno a quanto sta succedendo.

Sta facendo discutere la scelta di don Davide, prete di Biadene e Caonada, nella zona di Montebelluna, di aprire le porte del campo da calcio di Biadene solo a chi lascerà un oggetto come cauzione e quindi le proprie generalità. Di fatto quello che era un luogo aperto a tutti e che doveva servire proprio a ”togliere dalla strada” i giovani finisce per diventare un luogo chiuso proprio per colpa dei giovani.

Ma d’altronde la situazione era diventata insostenibile. Il prete trovava preservativiresti di bottiglie di alcolici, spesso spaccate, sigarette, spinelli, sporco e poi urla e bestemmie erano all’ordine del giorno. Queste volavano anche se fedeli della parrocchia chiedevano ai giovani di smettere. Anzi, in questi casi venivano lanciate a squarciagola con fare sprezzante.

Per il don si tratta di una vera e propria emergenza educativa che ha nei genitori la prima causa del problema e solo in seconda battuta i ragazzi che, evidentemente, sono abbandonati dagli adulti per comportarsi così. E allora il prete chiede maggiore responsabilità da parte di tutta la comunità. I cancelli messi davanti al campetto servono proprio a questo. Chi vorrà usarlo potrà farlo ma solo mettendoci la faccia diventandone, di conseguenza, per quel lasso di tempo responsabile per l’uso.