Il calcio deve essere GRATUITO perché patrimonio di tutti soprattutto dei bambini, anche quelli con famiglie povere

Il calcio, patrimonio di tutti

Se date una palla ad un bambino piccolo, la prima cosa che farà sarà quella di calciarla. E’ una questione di puro istinto che travalica le epoche, le differenze etniche, le culture.

I bambini amano giocare a calcio senza perché e senza ma, con la più assoluta innocenza. Cosa c’è di più bello che vedere bimbi di tre anni rincorrere il pallone, passare agli amichetti e lanciare in porta? Cosa c’è di più bello che sentire le loro voci esultare e ridere felici durante i pomeriggi di allenamento?

Purtroppo negli ultimi anni sempre meno famiglie si sono potute permettere il lusso di iscrivere i propri figli presso un’associazione sportiva, la cui retta può arrivare anche a 350-400 euro. Pensate al dolore di un padre che sa di non poter concedere al proprio figlio la felicità di inseguire un pallone all’aria aperta….!

Si tratta di una vera e propria ingiustizia sociale, perché tutti i bambini dovrebbero avere il diritto di giocare senza impedimenti e scorrazzare liberi per il campo. Per questo motivo l’Asd Grottese ha osato andare là ove nessuno è arrivato: concedere a tutti i bambini di giocare gratis. Sì, gratis, senza chiedere un centesimo!

Nella foto che vedete, su cinquanta bambini, almeno trenta non sarebbero lì, se le loro famiglie avessero dovuto pagare l’iscrizione. Non sarebbe stato terribile?

Per questo motivo, noi continueremo a garantire la gratuità della Scuola Calcio per tutti i bambini che vorranno cominciare a giocare.

Il calcio è patrimonio di tutti, non privilegio di pochi.

foto-post.jpeg